Geniali al ruvido 2013
Geniali al Ruvido 2013 - il programma delle attività - scarica articolo pdf - kb 178
Scarica il programma delle iniziative della domenica - attivo dal 16 giugno, ma saremo attivi sul campo già il 09 di giugno - dalle 15,30 |
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La girandola bottiglia, assieme a tanti altri giocattoli costruiti per gioco, sarà tra i contenuti di questa nuova rassegna d'iniziative per le famiglie |
Anche quest'anno saremo allo stabilimento balnerare Ruvido di Punta Marina di Ravenna per condurre Animazioni e Laboratori di manualità creativa, il tutto a ricordo di Gianfranco Zavalloni e a promozione del Manifesto dei Diritti Naturali dei bimbi e delle bimbe. E, pionieri nel suo genere, stiamo verificando la possibilità di realizzare un ciclo d'incontri per genitori-adulti sul tema della Cultura dell'infanzia, con esperti ed autori di libri.
Da metà giugno fino al 18 agosto, si riattiverà il progetto Geniali al Ruvido: laboratori domenicali, pomeridiani e gratuiti di animazione e manualità creativa per bambini/e e famiglie.
Come dagli ultimi tre a questa parte, la proposta estemporanea si attiva all'ombra delle belle tamerici, che gloriose posano affianco lo stabilimento balneare, e che con la brezza marina sempre allietano i presenti dalla calura estiva (che speriamo non si faccia attendere oltre).
Con l'aggiunta di alcuni tavoli disposti in fila indiana e qualche sedia attorno, si ricreerà il setting - leggero e da spiaggia – utile a determinare le condizioni minime per riconoscere il “laboratorio di costruzione del giocattolo costruito per gioco”: il luogo in cui – tramite la magia delle mani che trasformano - le cose comuni di casa (bottiglie di plastica, tappi di sughero, elastici, cartone e altro del genere facilmente accessibile, non costoso), tornano a raccontare di sè e a divenire possibilità per il futuro.
Il tutto sarà ben condito da quel tocco di sano e rispettoso umorismo offerti dai due pluri-esperenziati animatori (Renzo e Primo) del Team GenialidaPiccoli.com, sempre appassionati e disposti a proporre pillole di cultura ludica partecipata, mai stanchi di mettere alla prova chi cerca la sfida con il più complesso ed il creativo; senza dimenticare la preziosa e sensibile collaborazione alle esigenze dell'infanzia offerta dall'intero personale dello stabilimento.
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costruire e decorare il giocattolo è attività che sempre si fa con "cuore", impreziosiosendo l'oggetto che anche riflette se stessi |
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Un attimo colto durante il laboratorio di costruzione del giocattolo nell'estate 2012, in cui adulti e bambini/e sono attorno lo stesso tavolo |
Per tutti e tutte, dai 3 ai 99 anni, vi sarà la possibilità di partecipare alle attività di costruzione del giocattolo che – attraverso una appropriata didattica e metodologia - si fanno semplici ed accessibili (ma non per questo meno divertenti e/o seriamente coinvolgenti le abilità manuali di base) orientate all'insegna del design eco-friendly.
Abbiamo visto babbi fiduciosi recuperare e lanciarsi nel fai da te più esagerato, raccogliendo le sfide lanciate dalla prole per materializzare quello che prima era inimmaginabile; oppure mamme impugnare pinza, cacciavite e martello anche per non essere di meno di fronte ai bambini/e che - per nulla intimoriti - procedevano con serietà e confidenza nell'assemblare pezzi, fino ad arrivare a qualcosa che ti fa gridare “funziona!” Come per un lampo di genio.
Certo, ci sono anche gli errori affianco alle scoperte, l'insofferenza, la frustrazione conseguente a non riuscire come si desidera, il tentare e ritentare prima di ottenere. Tutti passaggi obbligati di un percorso di crescita prima di approdare a quell'umile picco di gioia con-chiuso in se stesso, che contraddistingue chi ha realizzato qualcosa, e che innanzitutto soddisfa se.
Perchè non è facile costruire un giocatolo che funziona, anche se esso è costituito da pochi elementi da preparare ed assemblare tra loro, usando pochi materiali diversi ed alcuni strumenti di base.
Quegli strumenti o tecnologie di base o delle mani come piaceva nominare a Gianfranco Zavalloni, amico di gioiosa memoria, che vorremmo ricordare e con lui portare a conoscenza dei partecipanti il Manifesto dei dieci Diritti Naturali, da lui generato molti anni or sono (a conseguenza di una attenta osservazione dell'infanzia in relazione con il mondo). In esso spicca – ed appare quasi irriverente alla cultura degli adulti odierna che tendenzialmente avvolgere il bambino/a in un alone iperprotettivo tanto spesso da impedire l'esperienza del mondo, l'autonomia e la costruzione della confidenza in se stessi - il “Diritto all'uso delle mani: a piantare chiodi, segare e raspare legni, scartavetrare, incollare, plasmare la creta, legare corde, accendere un fuoco.”
Ma se l'atmosfera e clima di relazione è sereno e fiducioso, diventa notabile come Renzo e Primo non siano più gli unici dispensatori di pratiche di manualità creativa, ma gli altri - i compagni/e di gioco e gli adulti tutti/e - si trasformano in generosi e validi supporti, che riavviano chi si blocca di fronte all'incertezza e all'errore. Qui è bello percepire quelle volte che “il germe comunitario” riappare ed affeziona i presenti. L'infanzia non è più solo della famiglia ma si riconosce come un bene comune.
Questa si che è una bella sfida!
Team GenialidaPiccoli.com - giugno 2013
ultimo aggiornamento: 20 agosto 2016